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Osservatorio sulle patologie dell università.. ogni lun, h13.30, auletta A

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Un'anomalia scuote gli atenei milanesi..

Ci salverà il capitalismo verde?

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16 aprile h 17.00 @ facoltà di agraria, via Celoria 2

Fra collasso biologico, crisi economica, crisi climatica e crisi democratica c'è da perderci la testa. Sicuro c'è da agire e c'è da farlo in fretta. alcuni sostengono che possa esserci una speranza nel rinverdirsi del capitalismo, altri nel neo-primitivismo, altri ancora nel welfare state climatico, molti altri ancora non sanno sinceramente dove sbattere la testa.

Ultimo aggiornamento Martedì 13 Aprile 2010 20:58 Leggi tutto...
 

Lapsus presenta: ALTAI ...WuMing in FdP

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mercoledì 3 febbraio, 14.30, aula 102, Università Statale, via Festa del Perdono 7

ALTAI: i WU MING tornano in Statale

“Che segno è quando un arcobaleno appare, non c’è stata pioggia e l’aria è secca e tersa? E’ quando la terra sta per tremare, e il mondo intero vacilla”.

Venezia, Anno Domini 1569. Un boato scuote la notte, il cielo è rosso e grava sulla laguna. E’ l’Arsenale che va a fuoco, si apre la caccia al colpevole. Un agente della Serenissima fugge verso oriente, smarrito, “l’anima rigirata come un paio di brache”. Costantinopoli sarà l’approdo. Sulla vetta della potenza ottomana conoscerà Giuseppe Nasi, nemico e spauracchio d’Europa, potente giudeo che dal Bosforo lancia una sfida al mondo e a due millenni di oppressione.
Intanto, ai confini dell’impero, un altro uomo si mette in viaggio, per l’ultimo appuntamento con la Storia. Ha appesa al collo una moneta, ricordo del Regno dei Folli.
Echi di rivolte, intrighi, scontri di civiltà. Nuove macchine scatenano forze inattese, incalzano il tempo e lo fanno sbandare. Nicosia, Famagosta, Lepanto: uomini e navi corrono verso lo scontro finale.
Wu Ming, il collettivo di scrittori che al suo esordio si firmò “Luther Blissett”, torna nel mondo del suo primo romanzo…

Ad un anno e mezzo dalla loro “prima” all’università Statale, è con grande gioia che vi annunciamo il ritorno del collettivo WU MING.

Ultimo aggiornamento Venerdì 29 Gennaio 2010 07:50 Leggi tutto...
 

Diario da Vienna. Parte3^: Whose streets? Our streets!

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ImmagineSi conclude qui la nostra corrispondenza dal summit Viennese, potete rileggere qui la prima e la seconda puntata. Un grande ringraziamento al nostro inviato speciale...con un invito aperto a contattarci, se vi muovete verso il controvertice di Madrid!

13 Marzo

L’ultimo giorno di lavori collettivi vedeva la conclusione dei vari workshop nel pomeriggio, in maniera poi da lasciare la sera dedicata interamente alla assemblea di chiusura.

In molti casi si è mostrato evidente che arrivare a costruire già in quei workshop vertenze comuni su cui muoversi era un processo in realtà non semplice, questo dovuto al fatto che le forti differenze economiche fra i diversi paesi si rispecchiano poi in diverse condizioni per i soggetti universitari.

Tanto per fare un esempio se una delle parole chiave poteva essere affermare a gran forza la necessaria gratuità degli studi, in un paese come l’Austria era necessario costruire altre lotte o al massimo su quello specifico argomento affermare un principio più avanzato, come quello del reddito agli studenti

Ultimo aggiornamento Giovedì 08 Aprile 2010 18:32 Leggi tutto...
 

Amarcord n.01 | le 95 tesi contro la precarietà, ovvero come combattere la bestia

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Tratto da: Precaria.org

Avvertenza: prima di leggere fate partire la colonna sonora delle 95 tesi cliccando qui

2008. Ottobre. Diciassettesimo giorno del mese. Lo sciopero generale del sindacalismo di base e l’Onda studentesta uniscono le forze e danno vita a una giornata di mobilitazione straordinaria che riempe le strade di Milano e Roma. In entrambe le città sfilano manifestazioni imponenti. Con la fine del periodo estivo due calamità hanno colpito le lavoratrici, gli studenti, le precari e i migranti. La prima si chiama crisi. La seconda si chiama Gelmini.

La crisi è iniziata dagli Stati Uniti e si è diffusa nel resto del mondo. Non è questo il luogo per analizzarne le cause, è sufficiente ricordare che negli ultimi mesi dell’anno domini 2008 è già chiaro l’uso che ne verrà fatto da governo e padroni: tagli, sacrifici, licenziamenti, cassaintegrazione e speculazioni a go-go, in primis in Lombardia dove l’Expo è un boccone troppo grosso per farselo sfuggire. La crisi si riassume in una frase: più precarietà per tutti.

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