[AggiornamentI: leggi il comunicato sull'occupazione del CdA, scarica l'art. scritto per MilanoX, qui l'audio intervista]
prende il via oggi la campagna "Rilanciamo l'università pubblica in 5 mosse!", nata all'interno dell'assemblea interfacoltà milanese. Naviga nella campagna, partecipa, tieniti in contatto!
1 _ IL CONTESTO
Gli ingenti tagli all'FFO (Fondo per il Finanziamento Ordinario delle Università) attuati dal governo Berlusconi negli ultimi due anni si inseriscono nel progressivo abbandono da parte dello Stato del mondo della formazione, superiore ed universitaria. Questo processo crea un pericoloso vuoto riempito dalla progressiva penetrazione del privato e dei suoi interessi nell'università pubblica, come avverrà ad esempio nei CDA delle università lottizzati dalle banche creditrici.
2 _ POSSIBILI SCENARI FUTURI (poco futuri, molto presenti. Ovvero: cosa succede)
Ciò che si profilerà nei prossimi anni, a seguito della svendità della formazione pubblica, non è uno scenario fantascentifico. Sono giá in atto diverse “sperimentazioni” di gestione manageriale attuate in vari atenei o negli ultimi decreti relativi alle Accademie...
- Statale di Milano, quota del bilancio del 2010 destinato alla ricerca: 0%
- Statale di Milano (e altri 26 atenei su 61): innalzamento delle tasse oltre i limiti di legge. Viene messa in discussione la progressivitá della tassazione e le rette cessano di essere un contributo per diventare la seconda voce di finanziamento per gli atenei.
- Trasformazione in fondazioni private: le imprese che finanziano l’ateneo potranno sedere all’interno del Consiglio di Amministrazione (CdA) presieduto dal “rettore manager”
- Negazione del diritto allo studio: spazi per vivere le universtá e le accademia, mense dove mangiare a prezzo contenuto, aule adeguate per la didattica, libri a prezzo ridotto, alloggi a prezzi accessibili, biblioteche a orari accessibili a chi lavora..... quel poco che c'era ce lo stanno togliendo.
3_ COSA PROPONIAMO
Meno tasse, piú diritto allo studio
- Diminuire del 90% i contributi universitari (la parte di tasse decisa dall'universitá) per l'a.a. 2010/2011
- Raddoppiare gli stanziamenti per il diritto allo studio
- Raddoppiare gli stanziamenti per la ricerca
- I docenti nelle ultime fasce di retribuzione (tra € 170.000 e € 200.000) devolvano il 10% del loro stipendio all'universitá
- Devoluzione all'universitá del 50% dello stipendio da docente da parte dei professori ordinari che svolgano attivitá altamente remunerative all'esterno dell'universitá
- Prepensionamento dei professori ordinari tra i 65 e i 70 anni (2008: 285 ordinari tra i 65 e 70= €65 milioni)
- Basta consulenze esterne (€5.5 milioni per il 2010), spesso affidate a baroni in pensione
- Basta incarichi straordinari a docenti in pensione
4_ COSA PUOI FARE TU
-mail bombing: inonda di mail di protesta i personaggi più significativi delle nostre facoltá e accademie!
-diffondi ai tuoi docenti il bollettino per devolvere il 10% dello stipendio all'università;
-firma la petizione on line visitando i siti dei collettivi;
-mettiti in contatto col collettivo della tua facoltà;
5_ COSA POSSIAMO FARE COLLETTIVAMENTE
-12 marzo: partecipa allo sciopero del mondo della formazione, ore 9.00 l.go Cairoli
-11-15 marzo: bologna is burning...! (bolognaburns.org)
-giovedì 18 marzo partecipa al forum di discussione e mobilitazione per salvare formazione+ricerca e rilanciare il diritto allo studio!
fuoricontrollo.tk
cittastudi.noblogs.org
uninversi.org
collettivonopasaran.blogspot.com
autart.net
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