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Osservatorio sulle patologie dell università.. ogni lun, h13.30, auletta A

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Una ministra piena di zelo.

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AGGIORNAMENTO!: spinta dall'ennessimo ed irrefrenabile spirito zelante proprio oggi il Ministro Gelmini ,di concerto con il mago dell'economia Tremonti, ha varato la riforma dell'università. QUI trovate le linee guida , a questo indirizzo il sunto elaborato da Repubblica.

Mentre siamo tutti presi da mille impegni, tra università, autofinanziamento, studi, e una crisi economica sempre più "lontana" nella mente dei potenti e sempre più reale e devastante per studenti e lavoratori, Marytar torna alla carica. E' di questi giorni infatti la notizia che il consiglio dei ministri affronterà a breve il tema della riforma universitaria, per portare a termine quanto cominciato con la famigerata 133. In realtà ci chiediamo quanto convenga al governo darsi pena di pensare all'università, visto che le conseguenze della 133, con i tagli alle radici del sistema, praticamente andranno ad attuare nei fatti la riforma, ma prendiamo atto di tanto zelo e cerchiamo di capirci qualcosa.

 

La sostanza è quella che vi avevamo raccontato già alla fine della scorsa primavera, con la definitiva istituzione delle università gestite in gran parte da manager esterni, rappresentanze studentesche e sindacali praticamente annullate o mantenute per ruoli "informativi", e, concretamente, la gestione del  passaggio dalle università pubbliche, come le abbiamo conosciute, alle famigerate fondazioni, con tutto ciò che questo comporterà. Il cerchio, insomma, si chiude sempre di più.

Tutto va nelle direzione del tanto atteso (non da noi) federalismo fiscale, in qualsiasi ambito si guardi. A settembre se ne sono accorti i pecari della scuola, che hanno visto saltare tantissimi dei loro posti di lavoro e poi sentirsi raccontare che d'ora in avanti la contrattazione per loro l'avrebbero seguita le regioni. Un modo gentile per far fare una bella figura a "San Roberto governatore delle Terre Lombarde", narcotizzare il più possibile i precari e dare, cosa più importante, un colpo definitivo alla contrattazione nazionale anche per quanto riguarda i dipendenti statali, terreno sul quale mancava di addentrarsi...
E' evidente come tutto ciò porterà in pochi anni a colonne di "rifugiati" provenienti da regioni come Calabria, Puglia, Sicilia, Campania, dove vogliamo proprio vedere come le regioni riusciranno a gestire il collasso del mondo del precariato, già alle corde da troppi anni.
Se lo zelo di un ministro dell'istruzione potrebbe essere cosa gradita viste le condizioni sempre più penose in cui versa l'università e la scuola in generale, l'ipegno costante e indomito dell'attuale ministra non può che preoccuparci, anzi, diciamolo pure, terrorizzarci. Perchè non siamo nelle condizioni dello scorso anno, perchè non esiste la benchè minima traccia di opposizione parlamentare a tali progetti (tanto si è già detto sulle connivenze di certa sinistra a certi sfaceli...) e perchè la strada sembra segnata.
Ma non vogliamo piangerci addosso, anzi, e proviamo a chiudere con una speranza. La ministra ha annunciato in questi giorni su alcune interviste che vorrebbe darsi alla maternità e alla scrittura di favole. Bene! Speriamo che la vita di mamma e scrittrice la assorba il prima possibile e il più possibile! E con molti auguri!

Scherzi a parte, noi da parte nostra come sempre resteremo vigili, e, se del caso, pronti a scattare, per cercare di arginare il ciclone che si addensa all'orizzonte, invitando come sempre tutti quanti a rimanere in contatto...

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Ultimo aggiornamento Mercoledì 04 Novembre 2009 22:44  

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