
Il disegno di riforma dell'università, fermo da mesi in commissione al Senato, rischia di determinare ingestibili aumenti delle tasse per gli studenti, soprattutto quelli più svantaggiati economicamente, e di decurtare ulteriormente i finanziamenti da dedicare al diritto allo studio, inteso come accessibilità ai luoghi di studio, facilitazioni per la mobilità, gli affitti, i libri di testo.
Nei mesi in cui si dovrebbe festeggiare il decennale del Bologna Process, quel progetto di riforma dell'università che in questi anni avrebbe dovuto rendere i nostri atenei omogenei a quelli di tutta europa, sostenendo e migliorando qualità e quantità dei servizi universitari e didattici, assistiamo invece, anche sull'onda dei sanguinosi tagli del ministero Tremonti, all'implosione del sistema universitario.
Gli studenti, i lavoratori e tutte le componenti che hanno a cuore la salvaguardia dell'università pubblica equa e di qualità, continueranno quindi a vigilare e a mobilitarsi nei prossimi giorni, perchè formazione di qualità, diritti e dignità del lavoro non sono temi negoziabili in nome del presunto rigore che riverserà le conseguenze delle speculazioni e della crisi solo sulle fasce più deboli.
Assemblea interfacoltà Milano
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