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mercoledì 10/11: Anarchia e potere nella guerra civile spagnola (1936-1939)

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mercoledì 10 novembre ore 14.30 aula 510

c/o Università Statale, via Festa del Perdono 7

presentazione dei libri:

“DURRUTI E LA RIVOLUZIONE SPAGNOLA”

di Abel Paz

“ANARCHIA E POTERE NELLA GUERRA CIVILE SPAGNOLA (1936-1939)

di Claudio Venza

ne parleranno:

Claudio Venza: docente di Storia della Spagna contemporanea presso l’Università di Trieste e condirettore della rivista “Spagna contemporanea”;

Massimo Varengo: FAI (Federazione Anarchica Italiana);

Il contesto è quello della Spagna dilaniata da una guerra civile tra fascismo e antifascismo, preludio della seconda guerra mondiale. In questa situazione il movimento libertario cerca di realizzare un’aspirazione secolare: una società di liberi ed eguali. Anarchici e anarcosindacalisti provano a mettere in pratica le loro aspirazioni autogestionarie attraverso migliaia di collettivizzazioni urbane e rurali, innovative sperimentazioni in campo sociale e culturale, e una “guerra antimilitarista” basata sul modello delle milizie volontarie. In una situazione così complessa, agli anarchici si pone subito il probemma lacerante del potere.


Due libri per raccontare quell’epocale esperimento rivoluzionario con i tentativi pragmatici e le resistenze dei libertari a venire a patti con una realtà ostile.

Buenaventura Durruti (Leon 1896-Madrid 1936). Espropriatore e organizzatore sindacale, pistolero e finanziatore di collane editoriali, Durruti è stato un simbolo e un mito che ha sintetizzato le esperienze rivoluzionarie e le tensioni libertarie di migliaia di uomini e donne che hanno fatto grande la lunga stagione dell’anarchismo spagnolo. Lotta, galera, fuga ed esilio hanno trasformato un giovane apprendista fabbro in un leggendario leader. Dopo il golpe di Franco del luglio 1936, Durruti è l’anima e il braccio del movimento libertario in Catalogna dove, battuti armi alla mano i militari ribelli, si sviluppa una delle più profonde ed importanti esperienze rivoluzionarie che la storia abbia registrato: industrie, terre, trasporti, e servizi vengono espropriati, collettivizzati e autogestiti dai lavoratori. La fondamentale biografia di Abel Paz ripercorre, sulle tracce della vita di un uomo, la storia dellanarchismo spagnolo assieme alle speranze e alla tragedia di un intero popolo.

Abel Paz, alias letterario di Diego Camacho (almeria 1921-Barcellona 2009) è stato un militante storico dell’anarchismo iberico. Ha vissuto la rivoluzione del 1936 da quel privilegiato punto d’osservazione che era la Barcellona delle socializzazioni operaie, ed ha conosciuto di persona la realtà delle collettività agricole aragonesi. Tenace oppositore della dittatura franchista in patria (dove ha scontato 12 anni di carcere) e dall’esilio francese, è autore di numerosi volumi.

Ho incontrato nella storia, da quando sono nell’età adulta, molti vincitori il cui volto mi appariva ripugnante. Peechè vi leggevo l’odio e la solitudine. Perchè non erano niente se non erano vincitori e per diventarlo dovevano amazzare e sottomettere Ma esiste un’altra razza di uomini che ci aiuta a respirare, che ha sempre posto la propria esistenza e libertà solo nella libertà e nella felicità di tutti, che trova quindi fin nelle sconfitte le ragioni per vivere e per amare. Questi, anche se vinti, non sarano mai soli.

Albert Camus, La Spagna nel cuore

 

La.p.s.u.s.


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