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Osservatorio sulle patologie dell università.. ogni lun, h13.30, auletta A

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ciclo nazionale di seminari, incontri e dibattiti sull'Università ed il mondo in cui è inserita

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Cos'è oggi l'Università? Com'è organizzata, che funzione assolve, quali discorsi legittima? Com'è il mondo che le sta attorno, cos'è questa crisi in cui stiamo vivendo? Qual è la nostra vita dentro, fuori, o dopo l'Università, e qual è quella di chi, in questo mondo e in questo tempo, viene sfruttato ed oppresso? Cosa abbiamo a che vedere noi con i “dannati della terra”? Chi è il nostro comune nemico? Con chi ce la dobbiamo prendere, cosa dobbiamo fare per cambiare le cose, perché la parola “rivoluzione” oggi abbia ancora un senso?
Da queste domande noi di RED-NET,  rete nazionale di collettivi studenteschi autorganizzati, siamo partiti, convinti che per resistere ed opporsi alle miserie del presente, bisogna allo stesso tempo prepararsi ed agire, con intelligenza, entusiasmo e forza.

Per questo siete tutt* invitati a partecipare e contribuire!

Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza.
Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo.
Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza.
Antonio Gramsci
di seguito una descrizione degli argomenti che saranno trattati nei seminari e le iniziative aggiornate volta per volta

ANTIMPERIALISMO

Di fronte alle guerre che insanguinano il pianeta, il mondo universitario non è innocente: da un lato partecipa alla ricerca militare e all'elaborazione di sistemi di controllo, dall'altro lato diffonde e riproduce quei saperi che servono a mantenere lo status quo, ad esempio criminalizzando le resistenze dei popoli in lotta, tacciando di terrorismo chiunque combatta il “nuovo ordine mondiale”. Gli esempi più lampanti e vicini a noi di questa politica di criminalizzazione sono i Paesi Baschi e la Palestina. Da questo punto di vista è clamorosa da collaborazione delle Università italiane con lo Stato di Israele, che da sessant'anni massacra il popolo palestinese ed occupa la sua terra. Si mettono su piani di ricerca comuni, si finanziano progetti di sviluppo dell'apparato militare israeliano, mentre si stende una cortina di silenzio sulla sofferenza dei palestinesi e si accusa di “antisemitismo” chiunque osi riportare le cifre ed i fatti che dimostrano la realtà del genocidio provocato dai sionisti.


FASCISMO E ANTIFASCISMO OGGI, FUORI E DENTRO LE UNIVERSITÀ

Ottobre 2008. Di fronte ad un gigantesco movimento studentesco contro la “riforma Gelmini”, Cossiga propone di infiltrare le università con provocatori, magari violenti. Pochi giorni dopo, a Piazza Navona, un corteo studentesco viene attaccato da trenta fascisti armati di cinghie e bastoni tricolori. Di lì in poi le università italiane e le nostre strade diventano lo scenario di azioni squadriste ad opera di Blocco Studentesco e di Casa Pound, che picchiano studenti e studentesse inermi, nel silenzio complice degli organi accademici...
Ma chi sono i nuovi fascisti? Chi hanno dietro, a cosa servono? Perché hanno deciso di radicarsi nelle scuole e nelle università? Come si legano i loro contenuti all'anticomunismo ed alla rimozione della memoria storica che viene costantemente messi in atto nelle nostre aule? E, soprattutto, come combatterli?


WE WON'T PAY FOR YOUR CRISIS! COME AGIRE NELLA CRISI DEL CAPITALISMO E DELL'IDEOLOGIA LIBERALE

Gli ultimi decenni hanno visto trionfare l'ideologia liberale, nei discorsi dominanti, nel senso comune, nei programmi d'esame delle nostre facoltà... Eppure il sistema capitalista è in grossa difficoltà: difficoltà nell'accumulare e fare profitti, difficoltà nel assolvere i debiti, con la conseguente necessità di licenziare, di distruggere vite e beni, mentre sulla fame di molti pochissimi si fanno ancora più ricchi... Di fronte a questa tragedia, è tempo di riprendere alcuni strumenti dalla cassetta degli attrezzi di Marx, e interrogarsi a fondo sul rapporto fra crisi e lavoro, sulla nuova composizione proletaria, individuando chi sono i nostri nemici ed i nostri alleati, cercando di capire “che fare” per non pagare questa crisi, ed aprire un ciclo di lotte sociali.
- Napoli - Mercoledì 5 Maggio - Crisi economica e dell'ideologia neoliberale  - interviene Vladimiro Giacchè

RESISTERE NELL'UNIVERSITÀ ITALIANA, FRA TAGLI ALLA RICERCA E BARONATO ACCADEMICO

La riforma Gelmini, contro cui ci siamo mobilitati in migliaia solo un anno e mezzo fa, è in atto: la qualità dell'insegnamento, delle strutture e dei servizi peggiora di giorno in giorno, vengono tagliati interi corsi di laurea, mentre i fondi alla ricerca sono sempre più esigui, e migliaia di persone sono costrette a lavorare praticamente gratis. Ma il mondo accademico, dopo aver sostanzialmente accettato per venti anni lo smantellamento dell'università pubblica, ora sembra solo interessato a spartirsi i pochi fondi disponibili, mantenendo invariate le logiche di raccomandazione, di cooptazione, di penalizzazione del merito e di sbarramento di classe su cui si regge l'università italiana. Di fronte a questo sfascio, una lotta solamente studentesca è condannata alla sconfitta: bisogna quindi cercare di trovare alleanze con i soggetti che, dentro e fuori l'università, sono interessati a conquistare maggiori spazi di libertà e di giustizia sociale...


FIGHT COPYRIGHT! BREVETTI E DIRITTI D'AUTORE COME LIMITI ALLA CONOSCENZA ED ALLA VITA

In un mondo in cui produrre e diffondere i contenuti diventa sempre più facile, brevetti e diritti d'autore vengono usati da governi e multinazionali come una leva per blindare, in nome del profitto, l'accesso alle conoscenze e controllare gli utenti. Mentre in nome delle royalties si vieta l'accesso a farmaci primari, e si finisce per porre sotto proprietà persino alcune specie viventi, vanno avanti i tentativi di impedire il download “illegale” dei file, ed attraverso i social network si tenta di mercificare ogni relazione sociale ed ogni spazio di espressione. Allo stesso tempo – grazie a nuove licenze non proprietarie, all'attività degli hacker, allo stesso rifiuto dei ricercatori universitari di sottomettere al regime della proprietà intellettuale un sapere che è produzione collettiva – si aprono nuovi spazi di libertà... Progetti come www.libreremo.org, diffuso negli ultimi anni negli atenei italiani, segnano così un primo passo verso la riappropriazione, in nome del no-copyright e della lotta alla proprietà privata, di ciò che ci spetta.

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