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Quando la ricerca uccide: la strage alla facoltà di farmacia di Catania

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QUANDO LA RICERCA UCCIDE: LA STRAGE ALLA FACOLTA’ DI FARMACIA DI CATANIA

È ora in libreria "Morti e silenzi all'Università. Il laboratorio dei veleni" (Aliberti editore), la nuova inchiesta dell'inviato di «Repubblica» Francesco Viviano, scritto a quattro mani con la collega Alessandra Ziniti.
L'indagine ripercorre i fatti passati sotto silenzio accaduti alla Facoltà di Farmacia di Catania, con prove inconfutabili tratte dal tragico diario inedito di Emanuele Patanè, uno dei giovani che hanno perso la vita per l'assenza di misure di sicurezza nei laboratori di ricerca.
Oggi in questo libro, per la prima volta documenti inediti confermano le gravi responsabilità di chi sarebbe dovuto intervenire e non lo ha fatto: professori e vertici dell'Università a cui i ragazzi avevano affidato il loro futuro.

Dentro a quel “testamento” c’era una denuncia esplosiva: la denuncia lucida, drammatica, ragionata, consapevole, cosciente e civile di un giovane ormai condannato a morte che puntava l’indice sulla assoluta quanto incredibile assenza di misure a salvaguardia della salute di quanti studiavano o lavoravano in quel laboratorio dell’Università, a contatto con pericolosissime sostanze chimiche e tossiche. Una denuncia con un già lungo elenco di morti e di ammalati e un altrettanto lungo elenco di presunti responsabili: i professori e i vertici dell’Università a cui i ragazzi avevano affidato il loro futuro.

Pagine che fanno rabbrividire, che dovrebbero far vergognare e provocare rimorsi terribili a chi sapeva e taceva soltanto perché non ne risentisse l’immagine dell’ Università. Il diario, insieme a una lunga lista di morti e di ammalati, è finito ora agli atti dell’inchiesta italiana più sconcertante e agghiacciante degli ultimi anni. E se i morti non potranno più testimoniare, gli altri, gli ammalati che tentano disperatamente di combattere per sopravvivere, forse potranno fare giustizia di una strage di innocenti.

Alessandra Ziniti, inviato speciale di Repubblica, ha seguito tutte le grandi inchieste di mafia e di cronaca in Sicilia. Insieme a Francesco Viviano ha vinto il premio “Cronista dell’anno 2008 e 2009”.

Francesco Viviano è inviato di «Repubblica» e ha seguito tutti i maxiprocessi di mafia, analizzando l’evoluzione di Cosa Nostra dalle stragi a oggi. Inviato in Iraq e in Afghanistan, è stato insignito di numerosi riconoscimenti ed eletto “Cronista dell’anno” nel 2004, 2007 e nel 2008. Per Aliberti ha pubblicato Michele Greco, il memoriale (2008) e Mauro de Mauro. Una verità scomoda (2009).

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