
Lo facciamo con il consueto ritardo riaffermando un principio semplice ma non facile...soprattutto da conquistare.
Per noi lottare contro il processo di bologna ed intervenire sul tema del diritto allo studio è significato sempre innanzitutto affermare un principio: non saranno tasse più basse e finanziamenti a salvare/migliorare i nostri atenei.
Dietro il brand del diritto allo studio, che in troppi hanno sporcato con fantasie perverse, noi abbiamo sempre identificato il tema del libero accesso ai saperi e all'informazione, il tema di una mobilità garantita economica e sostenibile e prima di tutto il tema del diritto all'abitare.
Guardare alle proteste di studenti e ricercatori come a qualcosa di diverso dall'occupazione dei 40 ragazzi di via Savona è un errore miope e ingiustificabile.
Milano è la capitale della crisi nella crisi della metropoli. Milano è la città degli 80mila appartamenti sfitti, dei grattacieli semi-vuoti e delle 1500 case aler inagibili o lamierate. L'occupazione di uno stabile abbandonato, in un quartiere segnato da forti interessi speculativi, non è che la logica conseguenza di una realtà fatta di "troppe case senza gente e troppa gente senza case".
Non andiamo oltre, il prossimo appuntamento pubblico è per oggi (ven15/10) pomeriggio, h18, p.zza 24maggio. Tutti gli aggiornamenti su via Savona potete trovarli sul loro sito e su indymedia-lombardia. Informazioni e riflessioni su quanto si muove nei meandri dell'università come sempre su queste pagine ed in questi giorni in particolare sul blog di cittàstudi.
Segue il brevissimo racconto, mai fuori tempo massimo, dell'altra sera.
mer13/10, 22.24
L'assemblea nella facoltà di fisica, occupata questo pomeriggio (13/10), finisce poco prima delle 22. L'assemblea di facoltà di questa mattina era sfociata in un corteo selvaggio per le vie del quartiere qui a città studi. Un secondo corteo, partito dalle facoltà umanistiche della centralissima sede della Statale, in via Festa del Perdono, ha attraversato nelle stesse ore la città, per portare appoggio e solidarietà agli "scienziati".
Per domani è previsto un nuovo corteo con concentramento h15 vicino al dipartimento, questa volta in direzione opposta, verso il centro città.
Sullo schermo dell'aula principale di Fisica si proiettano gli articoli sulle mobilitazioni studentesche che affollano le pagine virtuali dei siti d'informazione. L'atmosfera è molto tranquilla e tra un pizza e focolai di discussione, ci si prepara alla nottata in ateneo, il primo ad occupare a Milano quest'anno.
Chissà non ne seguano altri nelle prossime ore, nei prossimi giorni..
gio14/10, 16.30ca.
Presidenza di Lettere e Filosofia, dichiarazione del preside Franzini (il rettore si rende come sempre indisponibile) di fronte alle nostre insistenze per una presa di posizione sulle vampe che accendono moti di protesta negli atenei di tutto il paese ed in merito allo slittamento del ddl: "non prendo posizione, qualunque cosa decida il parlamento eletto democraticamente mi sta bene".
Sintetico, chiaro, onesto...triste.
Nessun'altra parola da aggiungere.
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