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GranePadane...l'ateneo è sotto attacco, ma a sgamarvi ci mettiamo un quarto d'ora.

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bacheca_legaL'approfondimento

Questo avvertimento va preso con la massima serietà. Nel caso nei prossimi giorni vi capiti di frequentare la Statale...state all'occhio.
Potrebbero aggirarsi per chiostri e corridoi strani personaggi: vichinghi armati di alabarda, giovani celti dalle bionde criniere ricoperti di sfavillanti armature celtiche decorate con imponenti croci...celtiche, ovviamente. Non solo, potreste imbattervi in impavidi ed eroici combattenti armati di spada e scudo crociato, pronti a sfidare orchi e streghe (meridionali sicuramente, ma anche migranti ed infedeli in genere) con il coraggio di sempre.
Ebbene si, i padanissimi esponenti del MUP, il fantomatico "movimento universitario padano" (la cui rilevanza si riflette nel numero di seggi conquistati alle ultime elezioni per i Cdf: ZERO), sono quasi pronti a piombare in facoltà. Se la storia si concludesse a questo punto non ci sarbebe che da riderne.
Ma andiamo con ordine. Cosa ci fa un drappello di giovani, e meno giovani, padani in università? "Cala" sull'ateneo con le consuete velleità pseudo-storiche e con il cavallo di battaglia di sempre in salsa di propaganda: i martiri delle foibe.


Breve parentesi storica: quella delle foibe è una pagina oscura e di sicura rilevanza storica, da collocarsi nelle battute finali del secondo conflitto mondiale. Su un tema tanto spinoso ed articolato, solo la farsa della strumentalizzazione batte la tragicità degli eventi. Cancellata ogni velleità di analisi storica dell'intreccio politico (il tema dei confini, i conflitti etnici ed ideologici, gli opposti nazionalismi in campo...) la memoria di quegli eventi viene vilipesa ad ogni anniversario, con un'insistenza morbosa; tutta la vicenda è ridotta ad un conteggio dei morti del tutto strumentale a riabilitare l'operato di chi, in quel conflitto, scelse il nazifascismo e combattè fino all'ultimo in difesa di quest'ultimo.

Torniamo all'incontro che ci ha spinto a scrivere questo approfondimento: se è vero che non c'è nessun bisogno di promuovere l'evento in questa sede (non entreremo nel merito di date e luoghi) crediamo che un approfondimento critico dell'iniziativa possa rivelarsi di sicuro interesse; quantomeno per comprendere i criteri di selezione con cui la direzione dell'ateneo "milanès" accoglie tra le sue braccia questi insigni relatori.

Copromotore dell'evento è il "Centro identitario Bassano del Grappa", con sede a Milano al 32 dell'omonima via: presunto punto d'incontro di associazioni impegnate "nella difesa dell'identità storica e socioculturale delle piccole patrie cisalpine (Insubria, Friuli, Romagna, Liguria, Piemonte..) ispirandosi alla sensibilità Identitaria" bla bla bla. Citano Pasolini, poi organizzando il "gioco del passo dell'oca" insieme ai neofascisti di Cuore Nero.
Gli identitari sopracitati condividono i locali con "l'Associazione combattenti X flottiglia MAS", un'allegra combriccola di simpatici (ed attempati) nostalgici della RSI, bucanieri d'altri tempi, con il duce sempre nel cuore. Proprio della figura di Mussolini s'intende il primo dei tre relatori, il "giovane storico e studioso padovano dell'identità istriana e dalmata" Valentino Quintana, che, a scanso di equivoci, pubblica sul portale ilduce.net (si, esiste davvero...) le sue elucubrazioni. Lo stesso quintana possiede un blog personale che si fa notare per le marcate preferenze nazifasciste tra i link esterni; non è un caso che presenti i suoi scritti in compagni di dirigenti di Casa Pound, che pubblichi per l'editrice EffediEffe e potremmo continuare.

Proseguiamo la nostra carrellata tra i relatori di questa appassionante iniziativa. Andrea Rognoni, direttore della rivista "Idee per l'Europa dei Popoli", è un altro tipino tutto pepe. Su youtube potete ascoltare un suo intervento delirante per Radio Padania, tema: legami tra il terremoto de l'Aquila ed influssi esoterici di una lastra recante la mezzaluna all'interno della Basilica di Collemaggio. Non è tutto, come non citare questi suoi versi particolarmente ispirati: “Non vogliamo vedere film dove gli omosessuali si slinguano tra di loro: la depravazione morale sta raggiungendo il suo limite estremo, arrivando a superare la cattiveria con la quale Hitler ha mandato sei milioni di ebrei a morire. Crepate, voi che ci date dei moralisti e dei bacchettoni, crepate assieme a Satana. Noi siamo sicuri di salvarci; voi crepate pure”.
Potremmo continuare a snocciolate altri "titoli di merito", non lo faremo.

Fazzoletto verde nel taschino, cinghialino al guinzaglio ma soprattutto capoccia imbevuta di xenofobia di bassa "lega". A questo punto è veramente superfluo sottolineare la noncuranza con cui il nostro ateneo offre spazio a nostalgici del ventennio e fanatici di varia estrazione. Del profilo scientifico dell'iniziativa abbiamo detto, della pericolosità dei soggetti coinvolti valutate voi.

Tra trame identitarie e progettualità templari, non dimentichiamo che i primi referenti politici di questi simpatici longobardi del 2000 siedono sugli scranni del potere della giunta e della regione, nei banchi del parlamento come nei ministeri chiave..è forse questo che indigna e preoccupa di più.
Occhi aperti dunque, doveste imbattervi in guerrieri crociati e cinghiali corazzati, ricordategli che il capodanno celtico è passato da un pezzo...e non è sempre vero che a carnevale ogni stronzo vale.


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fonti: tutti i fatti riportati sono immediatamente verificabili con una semplice ricerca in internet tramite web browser,, non citiamo direttamente gli articoli da cui abbiamo preso spunto per elaborare questo approfondimento al solo scopo di non fare ulteriore pubblicità a questa gentaccia. Lo spassoso audio di radio padania però vale proprio la pena, lo trovate a questo indirizzo

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Ultimo aggiornamento Lunedì 08 Febbraio 2010 21:31  

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