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Osservatorio sulle patologie dell università.. ogni lun, h13.30, auletta A

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Perchè questo Career Day non ci è piaciuto...

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logocospSull'opuscolo di presentazione edito dal Cosp, il centro per l'orientamento allo studio ed alle professioni, campeggiano due frasi: la prima recita "Giornata di incontro tra aziende, studenti e laureati"; la seconda, più prosaicamente, "Le aziende si presentano". Sarà banale affermarlo col senno di poi, ma la seconda profezia si è puntualmente avverata, mentre un confronto bilanciato e ponderato tra mondo della formazione e mondo del lavoro è, altrettanto puntualmente, saltato.

Pensare male non va mai bene ma spesso ci si prende,

, così anche in occasione di questa intrigante giornata ci siamo presentati con un ironico contributo sul tema di quella che, sempre il Cosp e con una notevole dose di coraggio, chiama la "repubblica degli stage": formazione-lavoro che non forma, stage di otto ore poco o scarsamente remunerati, laboratori e tesi i cui utilizzatori esclusivi sono i docenti ed i loro studi professionali. Con un'abile (?) mossa abbiamo cercato diverse occasioni per mettere in luce il lato oscuro del rapporto perverso che lega atenei ed imprese, e che trova in questi momenti non uno spazio di intermediazione e creazione di consapevolezza ma al contrario un'occasione di pesca d'altura in cui gli studenti sono pesciolini sprovveduti ed i privati (tra cui si annoverano alcuni tra i soggetti più loschi che la nostra città abbia il piacere di conoscere) sono eleganti pescherecci lucidati. L'università Statale si traveste con l'abito neutro ed autorevole della sua storia e gioca a fare il mare...difatti è un soggetto del tutto inutile e trasparente in questa partita. Quanto a noi altri, un noi collettivo che comprende i diversi soggetti che hanno partecipato all'opera di disvelamento della "pericolosità sociale" del Career Day, ci piacerebbe solcare questi rischiosi oceani come la flotta della Sea Sheperd: jolly roger sull'albero maestro e tanta voglia di interporci ogni qualvolta si gioca d'azzardo con il nostro futuro.

L'elenco degli ospiti indesiderati sarebbe sterminato, su tutti potremmo citare Ibm (che spicca per affrontare la crisi inviando qualche manager per lussuose mete mentre licenzia un lavoratore reo d'aver organizzato uno sciopero virtuale su Second Life), Esselunga (i più attenti ricorderanno la storia della cassiera di viale Papiniano...), Banca Carige (banca armata di cui potete leggere qui), Unilever e Kraft Foods (due nomi storici per gli afficionados del boicottaggio). Potremmo annoiarvi per ore, anzi per pagine. Vi invitiamo invece, con un audace ritorno all'incipit di questo articolo, a dare una rapida scorsa all'opuscolo approntato direttamente dalle aziende  (pagato non si capisce bene da chi) ed edito dal Cosp: quante di queste informazioni e di tutto ciò che riguarda le reali opportunità lavorative e condizioni contrattuali (ivi comprese le cause in corso e quelle passate, le condanne ad opera di organismi terzi ecc.) sono in evidenza sul testo?

Lo scacchiere universitario è un terreno fragile, dove gli strumenti per una valutazione attenta e consapevole delle offerte di lavoro continuano a mancare, perchè il nostro centro per l'orientamento al lavoro non offre assistenza legale e sindacale gratuita ma organizza battute di pesca allo studente sprovveduto? Perchè abbiamo avuto l'impressione che questa giornata somigli sempre più ad un'operazione pubblicitaria venduta con il beneplacito dell'amministrazione, e sempre meno ad un momento in cui vengono offerti agli studenti gli strumenti migliori per destreggiarsi nel già difficile mondo del lavoro?

Come sempre a voi l'ardua sentenza.

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Ultimo aggiornamento Lunedì 12 Ottobre 2009 18:36  

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