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Un g8...fuori tempo massimo.

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L'editoriale

Quando lunedì 6 luglio il presidente del consiglio auspicò un futuribile allargamento della "nuova governance globale" a Cina e India (oltre ad un manipolo di paesi emergenti sullo scacchiere politico-economico), in pochi prestarono attenzione alle sue parole; parole che acquisiscono nuova pregnanza alla luce della raffica di critiche che si stanno abbattendo sul g8 italiota alle porte. Nelle ore che hanno seguito le dichiarazioni di Berlusconi infatti, il Guardian si è fatto rapidamente capofila di un attacco, questo sì transnazionale, che mina la legittima presenza del bel paese nel consesso degli otto big (sulla stessa scia il NYT di oggi).
Non sappiamo se sarà o meno "g14" d'ora in poi, è certo però che il tema della legittimità e dell'attualità dell'annuale kermesse dei "g" merita grande attenzione. Le premesse della convention aquilana ripercorrono infatti almeno due dei tratti caratterizzanti la conferenza dei rettori universitari di metà maggio: chiusura nei confronti dei soggetti interessati alle decisioni, incapacità/disinteresse a rendere operative le dichiarazioni d'intenti.

Fragilità è la parola chiave del consesso dell'8, 9 e 19 luglio: una fragilità che traspare nella necessità tutta politica (checcè ne dica il procuratore Caselli) di alzare il livello dello scontro provocando con arresti e cariche i movimenti universitari ed abbandonando ad un destino baraccato ed orwelliano i cittadini abruzzesi.* A l'Aquila, oltre al confezionamento dei parka autografati di Belstaff fervono altri preparativi , quelli per la fiaccolata di venerdì 10 al grido "Yes, we Camp" come recita la cronologia degli eventi di questa mattina*.

Il resto del mondo globalizzato si distrae poco dopo e di certo non per le lotte fratricide tra etnia han ed uiguri (quelle interessano solo Hu Jintao che infatti se la da a gambe). No, il fatto è che all'evento in ricordo di Micheal c'erano Magic Johnson e Kobe Briant...ci piaccia o meno, un evento pop di grande richiamo, al contrario di questo nostro g8...decisamente fuori tempo massimo. 
 
 
*A questo indirizzo un interessante approfondimento sulla ricostruzione in Abruzzo
 
 *ore12:00 “YES WE CAMP !”  è stata ultimata la scritta che come una pietra vuole infrangere la vetrina mediatica che il governo solo per propaganda sta preparando sulle teste degli sfollati aquilani. A Roio in questo momento le persone presenti sono aumentate e c’è un buon clima.

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Ultimo aggiornamento Mercoledì 08 Luglio 2009 15:32  

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