Il Telepredicatore

Venerdì 17 Dicembre 2010 10:03 UNINVERSI
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continuano le pubblicazioni dopo la giornata campale di Martedì 14, oggi riproponiamo il contributo che lo scrittore Valerio Evangelisti ha prodotto per il portale InfoAut.. buona lettura,

 

saviano-sbirro2-4d0a210be372fValerio Evangelisti per Infoaut

Roberto Saviano
ha scritto, nella sua unica opera narrativa, verità innegabili sulla camorra e sull'intreccio tra affari e malavita. Gliene siamo tutti grati. Ha però interpretato la gratitudine collettiva come un'autorizzazione a predicare sempre e comunque, anche su temi di cui sa poco o niente.
Ecco che, su "Repubblica" del 16 dicembre, rivolge una "Lettera ai giovani" firmata da lui e, curiosamente, dall'agenzia che tutela i suoi diritti letterari. E' un'invettiva, a tratti carica di odio, contro i "cinquanta o cento imbecilli" che martedì scorso si sono scontrati a Roma con le forze dell'ordine che bloccavano il centro cittadino.

La lettera appare il giorno stesso in cui un gruppo di manifestanti è processato per direttissima.
Preferisco pensare che sia un caso, anche se tanta tempestività potrebbe sembrare sospetta. Non dimentico che, solo pochi giorni dopo l'attacco a Gaza e il suo migliaio di morti, Saviano era in Israele a tessere l'elogio di quel paese intento a difendersi dai "terroristi", analoghi ai camorristi che minacciano lui.
Ma lasciamo correre, e lasciamo correre anche la connessione tra nazionalismo basco e traffico di droga, che lo stesso governo spagnolo dovette smentire.

Veniamo agli scontri di Roma.
E' proprio sicuro, Saviano, che i dimostrati fossero cinquanta o cento? Per di più vigliacchi, piagnucolosi, descrivibili come "autonomi" o "black bloc" intenti a imporre la loro violenza - che a suo dire li diverte - alla folla passiva e terrorizzata del corteo? Oltre a parlare in tv, dovrebbe ogni tanto guardarne le immagini. In questo caso avrebbe notato una folla ben più numerosa, e una manifestazione tutt'altro che pronta a sbandarsi in preda alla paura. Così come avrebbe rilevato, nei giorni precedenti, episodi del tutto analoghi a Parigi, ad Atene, a Londra e un po' in tutta Europa. "Autonomi" e "black bloc" anche laggiù?


Ciò porterà, dice Saviano, a una limitazione degli spazi di libertà. Non considera che la libertà era già stata circoscritta, con cordoni tesi a proteggere i palazzi del potere da chi quel potere contesta. I dimostranti avevano annunciato che non si sarebbero lasciati imporre alcuna "zona rossa". Così è stato, nel preciso momento in cui si veniva a sapere che un governo discreditato aveva ottenuto la fiducia per pochi voti, grazie a espedienti inconfessabili. Una presa in giro per giovani che non scorgono alcun futuro, e vivono sulla loro pelle le conseguenze umilianti di pseudo-riforme modellate sulle esigenze dei privilegiati.

La reazione è stata di rabbia. Come poteva non esserlo?
Solo chi vive fuori dal mondo potrebbe attribuirla all'azione di "cinquanta o cento" imbecilli innamorati della violenza.
Saviano, è noto, deve muoversi sotto scorta. Prima di lanciarsi in ulteriori predicozzi farebbe meglio a chiedersi se non si stia amalgamando alla scorta stessa, facendone propria la visione del mondo. Al punto da denigrare chi già subisce umiliazioni quotidiane, e di dire a chi detiene il potere ciò che ama sentir dire. Con tanto di menzione dell'agenzia letteraria, a tutela del copyright.

Comments

avatar Alberto
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Avete provato ad ascoltare Saviano per mezzora, e dopo la abituale "standig ovation" provare a ripetere cosa ha detto? Saviano non dice nulla, mostra solo la faccia. Saviano è l'uomo del potere. Per capire bisogna fare il paragone con Peppino Impastato:

--Saviano è invitato dappertutto, pubblica articoli sui maggiori quotidiani del mondo, è mostrato come esempio, si parla di dargli il premio Nobel...

--Impastato non lo invitava nessuno, nessuno dei mass media che osannano Saviano si sarebbe azzardato ad esaltare Impastato, nessuno gli avrebbe fatto fare un programma alla tv di stato.

--Saviano è favorevole alle guerre schifose americane, è filoamericano al 100%, Impastato era anti imperialista.

--A Saviano danno la scorta, a Impastato la scorta non la dava nessuno.

--Saviano si fa i soldi, Impastato era povero.

--Saviano non lo tocca nessuno, Impastato lo hanno ucciso, e le indagini furono insabbiate dai carabinieri.

Sicuramente ci sono altre spunti in questo parallelo, ma la cosa più importante è questa:

IMPASTATO ERA UN GUERRIERO, UN MODELLO DA SEGUIRE, UN ESEMPIO. SAVIANO è UN UOMO CHE POSA, CHE VIENE PROPOSTO COME MODELLO ALLA GIOVENTU. QUALCUNO HA VOLUTO FARE UNO SFREGIO ALL'ITALIA.
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This is part of Jacinto history that should be preserved forever. Back in college my friends used to freestyle rap at parties.
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