Dal nostro ultimo intervento sui deliri di matrice padana sono passati 3 mesi esatti. Scrivemmo "GranePadane" per denunciare il longobardo tentativo di introdurre in università, dietro la retorica dei martiri delle foibe, una triade di intellettuali dal fascino nazi-esoterista (ri-trovate tutto a questo indirizzo).
Torniamo oggi sul tema per due motivi. Il primo: vogliamo rendere pubblica l'aggressione compiuta lo scorso 11 maggio, pochi giorni or sono dunque, a freddo, ai danni di un attivista iscritto a questo ateneo; aggressione che è caduta alla vigilia delle elezioni del 12/13 maggio per il rinnovo del CNSU e che porta proprio la firma di uno studente legato al MUP. Il fatto, espressione della misceria culturale ed umana degli esponenti del MUP, si commenta da solo e non è davvero il caso di spenderci sopra una parola di più.
C'è un secondo motivo che ci spinge, questa volta gioiosamente, a temporeggiare su queste tonalità verdeggianti: la grande iniziativa indipendentista lanciata in pompa magna attraverso le mail dell'università dagli entusiasti facoceri di stirpe celtica per il 26 maggio, è già saltata. Il comunicato di pochi giorni dopo, dai toni decisamente più loffi del precedente è piuttosto chiaro: una vangata di problemi tecnici sommerge le aspirazioni epiche dei nostri bravi ragazzi, il tutto salta a data da destinarsi, con buona pace degi separatisti ungheresi della transilvania e di tutti gli altri.
Ci ridiamo sopra con una punta di soddisfazione ed una di sberleffo. Lo facciamo perchè di fronte alla violenza di un'aggressione e alla gravità di strumentalizzare la figura di Bobby Sands e le lotte per l'autodeterminazione dei popoli, sono le stesse parole dei rivoluzionari verdi a dimostrare l'assoluta inconsistenza del progetto di questa gente. Le mail con cui ammorbate le nostre caselle di posta parlano chiaro: un bel connubio di dichiarazioni altisonanti e incapacità manifesta. Oggi come ieri, chiacchiere tante, aggressioni in forma di propaganda e progetti zero.
Già ci annoiate...non fatevi più vedere in ateneo.
UnInversi.org
Comments
Forse a questi insormontabili problemi organizzativi (?) va aggiunta la consapevolezza raggiunta dai nostri eroi nei giorni successivi all'aggressione dell'impraticab ilità di tale ipotesi (va infatti ricordato che il loro programma prevedeva un corteo con partenza da Scienze Politiche e l'arrivo in Festa del Perdono), visto che le variegate forze antifasciste della Statale non avrebbero certo permesso un tale insulto.
Ma visto anche lo scarso quoziente intellettivo dei giovani virgulti padani, c'è da chiedersi come abbiano raggiunto tale consapevolezza: illuminazione divina, o forse una sana chiaccherata con qualche "sporco" comunista gli ha schiarito le idee?
grazie,
Emelio @FPO