Uno dei nostri contributi alla rivista interfacoltà SOTTOTRACCIA, il n.2 esce questa settimana negli atenei della città...intanto gustatevi questa anteprima:
Movimenti, green washing e global warming...appunti di ritorno dalla conferenza di Flopenhagen
Cop15, o, per esteso, quindicesima conferenza delle parti. Tanto per essere chiari: le “parti” sono le nazioni aderenti all'O.N.U. e la conferenza, tenutasi in quel di Copenhagen tra il 9 e il 18 dicembre 2009, si preannunciava come l'appuntamento più atteso di sempre sul tema della lotta ai cambiamenti climatici.
Sotto il profilo narrativo sarebbe elegante affermare che Cop15 non ha tradito le aspettative di quanti credevano nella possibilità di una svolta green dell'economia globale: la favola della green economy (malcelata dal paravento della responsabilità sociale d'impresa) l'abbiamo già conosciuta, e a dirla tutta puzza di grande presa per il culo.
Sotto il profilo narrativo sarebbe elegante affermare che Cop15 non ha tradito le aspettative di quanti credevano nella possibilità di una svolta green dell'economia globale: la favola della green economy (malcelata dal paravento della responsabilità sociale d'impresa) l'abbiamo già conosciuta, e a dirla tutta puzza di grande presa per il culo.
In tempi di crisi non solo finanziaria ma innanzitutto energetica, alimentare e climatica, chi vive sperando muore...non c'è Hopenhagen che tenga.
A distanza di poche settimane il bilancio sul tanto atteso accordo postKyoto è unanime e scoraggiante: Copenhagen si è rivelata un fallimento di grande impatto mediatico.
A distanza di poche settimane il bilancio sul tanto atteso accordo postKyoto è unanime e scoraggiante: Copenhagen si è rivelata un fallimento di grande impatto mediatico.
a questo indirizzo segnaliamo iinvece i contributi dall'iniziativa sulla mobilità!
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