Se una sera d'estate uno studente...

Domenica 05 Luglio 2009 00:00 Uninversi.org
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Studiare la sera, nella grigia Milano, è sempre stato un problema. D'altronde, nella “capitale morale” del paese, nella metropoli che traina lo sviluppo e l'economia italiana, nella porta italiana verso l'Europa, chi dovrebbe mai aver bisogno di studiare di sera...?!

Sappiamo bene che non è così, e che anzi sono moltissimi, tra gli studenti, coloro che avrebbero bisogno di spazi adeguati dove studiare la sera (lavoratori part-time, fuori sede e, non di meno, “normali” studenti a caccia di crediti), ma, come annunciato, a Milano non sapevano proprio dove andare, visto anche il grave ritardo del progetto della biblioteca europea (ogni giorno che passa, più lontano nello spazio-tempo).

Durante lo scorso autunno, quando in università studenti, lavoratori e ricercatori hanno collaborato animatamente per salvare l'università dalla sua destrutturazione (e per portare nel mondo accademico uno straccio della tanta decantata meritocrazia, uguaglianza e qualità) a uno dei gruppi di lavoro nati nei corridoi della Statale, è venuta un'idea: perchè non cercare gli strumenti più adatti a tenere le biblioteche universitarie aperte anche la sera?..non importa quanto tutto ciò possa apparire scontato altrove, anche una rivendicazione di buon senso può assumere un carattere tutto politico, quando anche l'a-b-c delle “buone pratiche” risulta irreperibile nel tuo ateneo.

 

Così la nostra piccola vertenza, ha preso giorno dopo giorno fino a diventare realtà. Prima un dossier approfondito sulla situazione dei luoghi di studio a Milano, quindi la prima occupazione serale, i pranzi sociali, le iniziative in collaborazione con gli altri soggetti...e così via fino all'apertura del portale d'informazione universitaria: UNINVERSI.ORG

A partire da aprile, e per tre mesi, la "sala A" è stata aperta (in via sperimentale) fino alle ore 22, ed è ora di tracciare un  primo, possibile bilancio, dell'iniziativa. In media sono 80-90 gli studenti che si sono fermati a studiare, ogni giorno, dopo le ore 19.00. Oltre quaranta, erano presenti intorno all'ora di chiusura. Crediamo che il dato sia positivo e che questa sperimentazione sia la dimostrazione definitiva dell'interesse diffuso per iniziative di questo tipo. Sappiamo altrettanto bene che, in nome dei tagli e della razionalizzazione delle spese, non sarà semplice lottare perchè questa esperienza prosegua e cresca. L'amministrazione dell'ateneo ce l'ha messa tutta per far fallire prima del tempo la cosa, con un atteggiamento di chiusura nei nostri confronti ed uno spiccato senso per il rinvio di ogni discussione di carattere sindacale sulla trasformazione dell'“esperimento temporaneo” in “pratica continuativa”. Nessuna iniziativa in direzione di una fornitura serale di pasti (a prezzo concordato) è stata avviata, nessun confronto sui temi da noi proposti parallelamente all'apertura serale, è stato avviato.

Di fronte all'atteggiamento carsico delle rappresentanze studentesche (scomparse il giorno dopo le noiose elezioni d'ateneo) siamo intenzionati a dare continuità a questo e agli altri percorsi di ricerca e azione che abbiamo avviato, non smetteremo di preservare questa nostra anomalia. Tornate quindi a trovarci, nel prossimo approfondimento una disamina più dettagliata dei risultati della sperimentazione ed i risultati emersi dal nostro sondaggio su biblioteche e luoghi di studio.

 

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Ultimo aggiornamento Martedì 07 Luglio 2009 13:16