Bartleby è tornato!
Agire la propria libertà e prendere parola. Ricchezza di incontri tra differenze e condivisione di saperi. Aprire spazi per creare insieme, la produzione artistica come tessuto comune. Lottare per il reddito e per nuovi diritti. Inventare nuove geografie per questa città. Desiderio e produzione di autonomia.
Con queste sfide come pratica quotidiana e insieme orizzonte, dopo tre occupazioni ce l’abbiamo fatta, un posto lo abbiamo conquistato.
Musiciste, scrittori, pittrici, scultori, fumettisti, attrici, studentesse e precari lo hanno inventato, costruito e difeso come spazio progettuale comune.
Bartleby da subito si è immerso in quel flusso di energia creativa e desiderio di espressione che ogni giorno rende viva Bologna.
Per questo, dopo aver sfondato per tre volte le porte dello stabile in via Capo di Lucca 30, dopo sgomberi, denunce e sanzioni disciplinari, l'Università non ha più potuto liquidarci come un problema di ordine pubblico o come episodio marginale. Abbiamo strappato alle istituzioni uno spazio adeguato al progetto Bartleby, atelier della produzione indipendente:
Bartleby ha una nuova casa in via San Petronio Vecchio 30/a.
Ripartiamo da qui, da una vittoria, da uno spazio autogestito nel centro di Bologna e della zona universitaria per reinventare il presente, per trasformare questa città.
Libera spazi, condividi saperi, reclama reddito!
BARTLEBY riapre il 3 marzo 2010.
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