Ribaltone nel mondo accademico italiano. Per la prima volta nel nostro Paese, il Ministero dell'Università e della Ricerca ha deciso di assegnare una parte dei fondi destinati agli atenei sulla base di inediti e discutibili "criteri di qualità". Con il provvedimento firmato quest'oggi dal ministro Mariastella Gelmini, il 7% dei 525 milioni del Fondo di Finanziamento Ordinario sarà quindi assegnato alle università più virtuose nel campo della ricerca. I due terzi saranno distribuiti proprio in base alla qualità della ricerca, la parte rimanente sulla base della bontà della didattica. In questo modo le università migliori saranno premiate, mentre quelle scarsamente efficienti, anche in termini finanziari, dovranno accontentarsi di meno risorse. A giudicare la qualità degli atenei, secondo il provvedimento odierno, sarà l'Anvur, l'Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca, con la collaborazione della Crui, la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane. Il Ministero ha inoltre presentato oggi le pagelle degli atenei italiani. In tutto ci sono 27 promossi e altrettanti bocciati. Fra le peggiori università, quelle di Macerata e Foggia. Fra i virtuosi invece spiccano politecnici di Torino e Milano, insieme a Roma Tor Vergata, al politecnico delle Marche, all'università della Calabria, all'ateneo della Tuscia e al Politecnico di Bari. Ma la migliore università in assoluto è risultata essere quella di Trento. Il commento di Enrico, studente universitario proprio dell'Onda anomala di Trento.
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